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GIOCHIAMO IN CASA DELLO SPEZIA CON LUANA OLDOINI

Per noi il calcio è un sentimento che non si ferma mai.

E se i campionati sono in pausa, diamo la parola ai suoi tifosi, per tenere viva l’emozione di esserci. GIOCHIAMO IN CASA.

 

Quando si parla di unicità, in Serie BKT, viene subito da pensare allo Spezia. A partire dal suo stadio, con la suggestiva curva Ferrovia quasi sempre al completo, l’identità degli Aquilotti vive da oltre un secolo attraverso campionati, vittorie, promozioni, fatica e grandi evoluzioni.

In casa si gioca al Picco, un gioiello in stile impero tirato a lucido ogni sabato, tra ferrovie e gru del porto.
Ed è qui che, prima della pausa forzata, si stava pianificando la scalata verso la Serie A.

Negli ultimi anni infatti, la squadra ha compiuto una splendida progressione qualitativa, sia nel gioco che nell’ottima gestione e, sicuramente nell’eccellente cura dello stadio.

Come la sua città, che ha un passato da porto militare, sta scoprendo una nuova vocazione turistica, così lo Spezia si è fatto protagonista di un cambiamento visibile nei suoi risultati.

Per Giochiamo in casa ci siamo fatti raccontare la passione che porta al Picco da Luana Oldoini, una storica tifosa spezzina che, alla domanda “quando si è innamorata dello Spezia?” ha risposto: “lo amo da sempre”.

HA RICEVUTO UN REGALO DALLA SERIE BKT IN QUANTO TIFOSA ONORARIA DELLO SPEZIA. E ALLORA LA CHIEDO: QUANTO E’ FORTE IL SUO SENTIMENTO?

Tanto. E in questo momento mi manca tantissimo.

MA DA QUANTI ANNI E’ TIFOSA DELLA SQUADRA?

Da quanti anni? Beh, in realtà lo sono sempre stata. Anche perché mio padre giocava a pallone e, attorno al 1947, ha militato nello Spezia; per darle un’idea della tradizione di famiglia. Con lo Spezia ci sono cresciuta. Poi per un periodo ho smesso di andare allo stadio, ma continuavo a seguire la squadra, perché mia figlia aveva cominciato a fare nuoto e questa cosa ci distraeva un po’ dal calcio. Dal 1985 abbiamo ripreso ad andare allo stadio, prima con i biglietti, poi con gli abbonamenti in curva e, infine, in gradinata. Sa, invecchiando…

Però quando andiamo in trasferta ovviamente andiamo in curva.

LE MANCA LA CURVA FERROVIA?

Sa, io sono del 1946, per cui andare in curva vuol dire esporsi ai temporali, al vento. Quando piove, per una della mia età, è meglio stare in tribuna. Però, con il cuore, sono sempre in Ferrovia.

MA LEI SI RICORDA UN MOMENTO IN CUI SI E’ INNAMORATA DEI SUOI COLORI?

Da subito. Anche se da piccola non è che capissi tanto, ma è sempre stata una parte integrante della mia vita.

QUALI SONO STATE LE PARTITE CHE PIU’ L’HANNO EMOZIONATA, NEI SUOI ANNI DA TIFOSA?

Sono state tante. Le partite col Napoli, quelle con il Milan in coppa, con la Juve quando era scesa in B e gli scontri col Genoa. Però quella che mi è rimasta più impressa è stata la trasferta a Padova dopo che, la settimana prima, eravamo andati in B. Al ritorno, la sera, abbiamo fatto tutti festa allo stadio.

COME STA VIVENDO QUESTO MOMENTO DI PAUSA DAL CAMPIONATO?

Che dire, ci manca tanto. ci manca proprio. Perché la partita la aspettavi tutta la settimana, che fosse in casa, che fosse andare in trasferta o, quando non si poteva, guardarla in tv.

SECONDO LEI L’ESSERE TIFOSI DELLA SQUADRA DELLA PROPRIA CITTA’ HA ANCHE UN VALORE COMUNITARIO?

Penso proprio di sì, anche se mi reputo una tifosa di un’altra generazione, una tifosa di vecchia data.

QUANDO SONO STATO AL PICCO, MI SONO RESO CONTO CHE LA TIFOSERIA DEGLI AQUILOTTI E’ DAVVERO INNAMORATA DELLA SQUADRA.

Sì, su questo ci puoi giurare. Questo lo puoi proprio confermare. Io penso che tra i tifosi allo stadio, ognuno, a suo modo, ami la propria squadra e faccia il possibile per sostenerla.

SE DOVESSE MANDARE UN MESSAGGIO AGLI ALTRI TIFOSI CHE IN QUESTO MOMENTO SONO A CASA, COSA GLI DIREBBE?

Di crederci e continuare, perché dobbiamo andare avanti. Anche se adesso non abbiamo la possibilità di andare allo stadio, bisogna crederci e continuare ad andare avanti. Ma penso che non ci sia nemmeno bisogno di dirlo perché i nostri tifosi non aspettano altro.

PER CONCLUDERE, CHE SPERANZA HA PER LA SUA SQUADRA IN QUESTO CAMPIONATO O NEL PROSSIMO?

La nostra speranza è sempre quella di andare in serie A, quando come e perché lo vedremo, però andarci, per toglierci questa soddisfazione. Abbiamo un grande presidente, per me è un presidente davvero valido, per cui possiamo avere fiducia.